Guenda Goria: il difficile cammino verso la maternità e la lotta per la salute del figlio Noah
Guenda Goria, figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria, ha vissuto un percorso estremamente complesso per diventare madre. A luglio 2024, ha finalmente coronato il suo sogno con la nascita del piccolo Noah, ma la felicità è stata presto accompagnata da una nuova sfida: il neonato ha dovuto sottoporsi a un delicato intervento chirurgico a soli tre mesi di vita a causa di una grave malformazione congenita.
Le difficoltà di Guenda Goria nel diventare madre
Il desiderio di maternità di Guenda Goria è stato segnato da numerosi ostacoli. Nel 2022, dopo la sua partecipazione a “Grande Fratello Vip” accanto alla madre, le è stata diagnosticata l’endometriosi, una patologia che può compromettere seriamente la fertilità. Purtroppo, poco dopo, si è trovata a dover affrontare una gravidanza extrauterina, una condizione pericolosa che ha richiesto un intervento d’emergenza con l’asportazione di una tuba di Falloppio. Questa notizia ha segnato profondamente la sua vita, poiché i medici le hanno comunicato che concepire naturalmente sarebbe stato estremamente difficile.
Nonostante le difficoltà, Guenda ha trovato un sostegno fondamentale nel marito Mirko Gancitano e nella sua famiglia. Grazie al loro amore e incoraggiamento, ha deciso di non arrendersi, affrontando il percorso della fecondazione assistita, che, con grande gioia, ha portato alla gravidanza annunciata a gennaio 2024.
La malattia del figlio Noah e il delicato intervento chirurgico
Dopo la gioia per la nascita di Noah a luglio, la coppia si è trovata ad affrontare un altro momento drammatico. Il piccolo è nato con una condizione congenita chiamata craniostenosi, una malformazione che provoca la saldatura prematura di una o più suture craniche, impedendo lo sviluppo regolare del cervello.
La diagnosi è arrivata come un fulmine a ciel sereno. “Purtroppo ci hanno detto che il problema non solo si era aggravato, ma che la sua testolina era completamente chiusa, quindi non c’era spazio per il cervello di svilupparsi. La diagnosi è stata di craniostenosi”, ha raccontato Guenda a “Verissimo”, il programma condotto da Silvia Toffanin.
L’operazione era necessaria e urgente. I medici hanno dovuto eseguire un intervento complesso: hanno estratto il cranio di Noah, riaperto le suture chiuse prematuramente e poi rimodellato e reinserito la struttura cranica. Dopo quattro lunghe ore in sala operatoria, la primaria del reparto ha informato i genitori che l’operazione era riuscita e che il piccolo stava bene.
La forza di Noah e il coraggio di Guenda
Nonostante le difficoltà, Guenda ha raccontato con emozione che Noah è un bambino incredibilmente forte. “Lui ha una voglia di vivere, una gioia, una forza da guerriero”, ha detto con orgoglio.
Anche se il peggio sembra essere passato, Guenda sa che il percorso di Noah non è ancora concluso. Dopo l’intervento, la testa del bambino è rimasta fragile a causa delle incisioni e delle suture, per cui la madre fa molta attenzione a proteggerlo, facendogli indossare sempre un cappellino per maggiore sicurezza.
Nonostante le cicatrici fisiche e le paure vissute, Guenda è certa che il figlio crescerà con grande consapevolezza e porterà con orgoglio i segni di questa battaglia vinta. La sua testimonianza, condivisa pubblicamente, ha toccato il cuore di molte persone, diventando un messaggio di speranza per chi affronta le stesse difficoltà.
Un messaggio di speranza
La storia di Guenda Goria e di suo figlio Noah è un racconto di determinazione, amore e coraggio. La giovane madre ha dimostrato che, anche nei momenti più bui, la forza interiore e il sostegno delle persone care possono fare la differenza.
Il cammino di Noah non è ancora concluso, ma con una madre combattiva come Guenda e un padre amorevole come Mirko, il piccolo guerriero ha tutte le carte in regola per affrontare il futuro con forza e determinazione.