“Papa Francesco è morto? Il complotto social che infiamma il web”

“Papa Francesco è morto e non ce lo dicono”: il complotto che infiamma il web

Da settimane, sui social circola con insistenza una teoria complottista secondo cui Papa Francesco sarebbe morto e il Vaticano starebbe nascondendo la notizia. Video, post e discussioni alimentano il sospetto, evidenziando coincidenze, dettagli e presunti “indizi” che rafforzano il mistero. Ogni nuovo bollettino ufficiale non fa che accrescere il dubbio: perché Bergoglio non si mostra? Perché non affacciarsi neanche per un breve saluto? E se in realtà il Pontefice fosse già deceduto e il Vaticano stesse prendendo tempo per motivi ancora sconosciuti?

 

Il ricovero al Gemelli e il silenzio che alimenta i sospetti

Tutto ha avuto inizio con il ricovero di Papa Francesco al Policlinico Gemelli di Roma. Colpito da una polmonite bilaterale con gravi difficoltà respiratorie, il Pontefice è stato sottoposto a cure intensive. I bollettini ufficiali hanno sempre parlato di condizioni critiche ma stabili, tuttavia l’assenza di apparizioni pubbliche ha aperto la strada alle speculazioni.

Sulle piattaforme social come TikTok, X (ex Twitter), Instagram e Facebook si moltiplicano i video e le teorie secondo cui il Papa sarebbe già morto e il Vaticano starebbe orchestrando un insabbiamento senza precedenti. Ma per quale motivo? Secondo i complottisti, ci sarebbero diverse ragioni: evitare il caos prima del Giubileo, garantire un conclave senza problemi o, addirittura, nascondere giochi di potere interni alla Chiesa.

“Ma perché non si mostra?”

Uno dei quesiti più ricorrenti nei commenti sui social è: “Se sta meglio, perché non si fa vedere?”. Il Vaticano ha assicurato che il Papa continua a lavorare, legge i giornali, risponde alle email e partecipa alla vita della Chiesa. Tuttavia, nessun video, nessuna immagine recente, solo dichiarazioni scritte e bollettini ufficiali.

La spiegazione più plausibile è che la polmonite, aggravata dall’età avanzata e da condizioni di salute già fragili, abbia indebolito Papa Francesco al punto da limitare i suoi spostamenti. Si dice che celebri la messa in cappella, ma non abbia la forza per un’uscita pubblica.

Ma per i complottisti questo non basta. Qualcuno rilancia: “Giovanni Paolo II si è mostrato fino all’ultimo respiro, perché Francesco no?”. Un paragone che ignora il fatto che le malattie non seguano protocolli prestabiliti e che ogni Papa affronta la propria condizione di salute in modo diverso.

La teoria del web: il Papa è morto il 15 o il 17 febbraio?

Le ipotesi complottiste non sono univoche. Alcuni sostengono che il Papa sarebbe morto il 15 febbraio, altri il 17. Le “fonti” variano: chi parla di un infermiere del Gemelli, chi di un parente di un cardinale avvisato in anticipo per il Conclave. C’è persino chi giura che il Vaticano stia ritardando l’annuncio per semplificare le procedure e garantire un Conclave rapido prima del Giubileo.

Un aspetto su cui queste teorie evitano di soffermarsi è la questione del corpo del Papa. Quando un Pontefice muore, il suo corpo viene esposto ai fedeli. Come sarebbe possibile conservarlo per settimane senza che nulla trapeli? Una domanda che nessuno dei sostenitori del complotto sembra voler affrontare.

Un successore già scelto e le date “massoniche”

Altri complottisti sostengono che la Chiesa abbia già scelto il successore di Papa Francesco: il cardinale Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato della Santa Sede. Secondo queste voci, il nuovo Papa avrebbe già un nome pontificio pronto: Gregorio XVII.

Non solo. Secondo alcune teorie circolate su TikTok, l’annuncio ufficiale della morte di Bergoglio potrebbe avvenire il 3 o il 10 marzo, date che avrebbero presunti legami con la massoneria. A questo si aggiunge anche la profezia di Malachia, secondo la quale Francesco sarebbe “l’ultimo Papa prima della fine del mondo”. E quale sarebbe la prova? Un dettaglio osservato nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura a Roma: dopo il medaglione dedicato a Francesco, ci sarebbe solo uno spazio vuoto. Fine della linea, fine dei Papi, fine di tutto. O almeno così sostengono i complottisti.

La realtà dietro il delirio social

Ma tutto questo ha un senso? No. Eppure, la mancanza di prove non ha mai fermato le teorie complottiste. Anzi, più una storia appare assurda, più trova terreno fertile tra chi diffida delle fonti ufficiali.

La profezia di Malachia? Un falso storico, probabilmente inventato nel XVI secolo. I medaglioni dei Papi a San Paolo Fuori le Mura? Già nel 2000, Giovanni Paolo II fece aggiungere spazi per futuri ritratti. Il corpo del Papa “nascosto” per settimane? Tecnicamente impossibile.

Eppure, il tam-tam social continua. Il Vaticano non fa abbastanza per smentire? O forse è proprio il silenzio che alimenta la macchina del complotto? La realtà è che Papa Francesco è malato, fragile, debilitato. Ma vivo. Fino a prova contraria.

 

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