Qatargate: chiesta la revoca dell’immunità per Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini

La procura federale belga ha ufficialmente richiesto al Parlamento europeo la revoca dell’immunità per due eurodeputate socialiste nell’ambito dell’indagine sul cosiddetto Qatargate. Secondo quanto riportato dall’ANSA, si tratta di Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini, entrambe appartenenti al Partito Democratico.

Revoca dell’immunità per Alessandra Moretti ed Elisabetta Gualmini

Alessandra Moretti, originaria di Vicenza, ed Elisabetta Gualmini, di Bologna, sono state entrambe elette nel giugno 2024 nella Circoscrizione Nord-Est. Moretti è eurodeputata dal 2014, con un ruolo attivo tra Strasburgo e Bruxelles, mentre Gualmini è entrata nel Parlamento europeo nel 2019 e ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del gruppo Socialisti & Democratici tra il 2022 e il 2024.

La richiesta di revoca dell’immunità si inserisce nell’ambito delle indagini sullo scandalo Qatargate, un caso di presunta corruzione scoppiato il 9 dicembre 2022. I nomi delle due eurodeputate erano già stati menzionati nei documenti dell’inchiesta in una fase iniziale. La richiesta di revoca dell’immunità è stata formalmente presentata all’ufficio di presidenza del Parlamento europeo e verrà annunciata durante la sessione plenaria del 10 marzo. Successivamente, la questione passerà all’esame della commissione Affari giuridici.

L’inchiesta sul Qatargate

L’indagine sul Qatargate è esplosa nel dicembre 2022 e ha colpito principalmente l’area politica della sinistra europea, in particolare il gruppo dei Socialisti & Democratici, di cui il Partito Democratico è un elemento chiave.

Il primo nome a comparire nelle cronache fu quello di Pier Antonio Panzeri, ex eurodeputato dem di Milano, noto per il suo lungo impegno politico in Europa. A lui si aggiunsero il suo collaboratore Francesco Giorgi e la compagna di quest’ultimo, Eva Kaili, eurodeputata greca e socialista. Le indagini hanno ipotizzato che queste figure fossero coinvolte in un sistema di corruzione internazionale volto a favorire gli interessi del Qatar, del Marocco e della Mauritania all’interno dell’Unione Europea.

Uno degli sviluppi più rilevanti dell’inchiesta è stato il pentimento di Panzeri, che ha deciso di collaborare con la giustizia confermando l’esistenza di un complesso giro di tangenti. Le sue dichiarazioni hanno aperto nuovi scenari nell’indagine, portando all’espansione della lista degli indagati e delle richieste di revoca dell’immunità parlamentare.

L’inchiesta continua a destare grande attenzione a livello europeo e potrebbe avere importanti ripercussioni sulla credibilità delle istituzioni comunitarie. L’eventuale revoca dell’immunità per Moretti e Gualmini rappresenterebbe un ulteriore passo nell’approfondimento delle responsabilità politiche e giuridiche legate a questo caso.

Implicazioni politiche

L’affare Qatargate ha scatenato un acceso dibattito politico, sollevando dubbi sulla trasparenza e l’integrità di alcuni membri del Parlamento europeo. La sinistra europea, e in particolare il gruppo Socialisti & Democratici, ha dovuto affrontare critiche severe e richieste di maggiore controllo sui finanziamenti esteri e sulle pressioni lobbistiche all’interno delle istituzioni comunitarie.

Per il Partito Democratico, la richiesta di revoca dell’immunità di due eurodeputate rappresenta una sfida significativa. Se confermata, potrebbe portare a conseguenze politiche di rilievo, con possibili effetti sulle prossime elezioni europee e sul peso del PD nel panorama comunitario.

Il Parlamento europeo, dal canto suo, dovrà gestire con grande attenzione questo delicato dossier, evitando che il caso Qatargate minacci ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee. La decisione finale sulla revoca dell’immunità verrà presa nelle prossime settimane e potrebbe rappresentare un momento cruciale nell’evoluzione dell’inchiesta.

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