Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin, morta per un malore improvviso: il ricordo di una vita tra cultura e impegno

Addio a Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin: una vita tra cultura e impegno

Carla Gatto, 76 anni, nonna di Giulia Cecchettin e madre di Gino Cecchettin, si è spenta ieri a causa di un malore improvviso. La donna, originaria di San Martino di Venezze e residente a Beverare, era conosciuta non solo per il suo impegno familiare, ma anche per la sua dedizione all’arte e alla promozione della cultura polesana.

Un malore improvviso e la corsa in ospedale

Le prime difficoltà di salute erano emerse già a dicembre, quando Carla aveva iniziato a sottoporsi a controlli medici per problemi respiratori. Tuttavia, il 13 febbraio, un malore improvviso ha reso necessario il trasporto d’urgenza in elicottero all’ospedale di Verona. Nonostante gli sforzi dei medici, il giorno successivo è sopraggiunto il decesso.

Il dolore di Gino Cecchettin

La notizia della scomparsa è stata comunicata dal figlio Gino attraverso un post su Facebook, accompagnato dal testo della canzone “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi. Poco dopo il ricovero della madre, Gino aveva espresso la sua speranza e il suo sostegno scrivendo: “Forza mamma, continua a lottare”.

Il lutto colpisce profondamente la famiglia Cecchettin, già segnata dalla tragica morte di Giulia. Carla Gatto aveva sempre sostenuto il figlio nelle sue battaglie contro i femminicidi e il patriarcato, temi che erano diventati ancora più rilevanti dopo la perdita della nipote.

Un impegno culturale e sociale

Oltre a essere una nonna amorevole e una madre devota, Carla Gatto era anche una scrittrice e pittrice apprezzata nel panorama culturale locale. Il suo ultimo libro, “Con lo zaino in spalla e…”, era stato dedicato proprio a Giulia. L’opera, iniziata prima del femminicidio, era un tributo alla forza e all’indipendenza della giovane nipote, diventata simbolo di una tragedia che ha scosso l’intero paese.

Le parole su Filippo Turetta

In merito a Filippo Turetta, il giovane accusato del femminicidio di Giulia, Carla Gatto aveva espresso il suo dolore per i genitori di lui, riconoscendo la sofferenza che devono affrontare:

“Sono dispiaciuta per i genitori perché penso sia un dolore terribile per loro sapere cos’ha fatto il loro figlio. Un pensiero per lui? Non lo so, non lo conoscevo, l’ho intravisto una volta sola. Giulia era innamorata all’inizio, era il suo primo amore. Poi, quando ha manifestato qualche scontento, ho detto che aveva fatto bene a lasciarlo, che avrebbe dovuto costruire la sua vita andando avanti per la sua strada e che avrebbe trovato l’uomo giusto per lei.”

L’evento in memoria di Chiara Ugolini

Questa sera, 15 febbraio, Gino Cecchettin avrebbe dovuto partecipare all’evento “Il giardino del cambiamento”, organizzato presso il teatro parrocchiale di Fumane in memoria di Chiara Ugolini, la giovane di 27 anni uccisa nel 2021 dal suo vicino di casa a Calmasino. Un impegno che testimonia ancora una volta la volontà della famiglia Cecchettin di trasformare il dolore in un’azione concreta per il cambiamento sociale.

Un’eredità di cultura e impegno

La scomparsa di Carla Gatto lascia un vuoto non solo nella sua famiglia, ma anche nella comunità culturale e sociale in cui era attivamente coinvolta. La sua passione per la scrittura e la pittura, unita alla determinazione nel sostenere i diritti delle donne, resteranno un esempio per chi l’ha conosciuta.

Nel ricordo di chi l’ha amata, Carla continuerà a vivere attraverso le sue opere e l’influenza positiva che ha avuto su chi le è stato vicino.

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