“Prezzi dei carburanti alle stelle: benzina e diesel toccano i massimi storici”

Prezzi dei carburanti in rialzo: benzina e diesel raggiungono i massimi da agosto

I prezzi dei carburanti in Italia continuano a crescere, con benzina e diesel al self service che hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi mesi. Secondo i dati più recenti, il costo medio della benzina self è arrivato a 1,821 euro al litro, mentre il gasolio ha superato i 1,727 euro al litro. L’aumento ha spinto le associazioni dei consumatori a richiedere l’intervento del Garante per la sorveglianza dei prezzi, noto come “Mister Prezzi”, per indagare su possibili pratiche speculative.

Incremento dei prezzi e confronto con i massimi di agosto

Le rilevazioni effettuate da Staffetta Quotidiana il 15 gennaio 2025 hanno confermato che i prezzi della benzina self hanno raggiunto il massimo dai picchi registrati lo scorso agosto, quando il 9 del mese il costo medio aveva toccato livelli record. Analogamente, il gasolio aveva raggiunto il suo massimo il 28 agosto.

Attualmente, sulle autostrade la situazione è ancora più critica: i prezzi medi della benzina self si attestano a 1,90 euro al litro, mentre il gasolio self ha raggiunto i 1,82 euro al litro. Questo aumento rappresenta una sfida crescente per gli automobilisti, già gravati da un costo della vita sempre più alto.

Le medie nazionali dei prezzi

In base ai dati aggiornati al 15 gennaio dall’Osservaprezzi del Mimit, e analizzati da Quotidiano Energia, i prezzi medi dei carburanti risultano i seguenti:

  • Benzina self service: prezzo medio nazionale 1,821 euro/litro, con le compagnie che oscillano tra 1,819 e 1,839 euro/litro, mentre le pompe no logo offrono un prezzo medio di 1,800 euro/litro.
  • Gasolio self service: prezzo medio nazionale 1,727 euro/litro, con variazioni tra 1,718 e 1,749 euro/litro; i distributori no logo propongono un prezzo medio di 1,708 euro/litro.
  • Benzina servito: il prezzo medio praticato è di 1,957 euro/litro, con i distributori che variano da 1,915 a 2,042 euro/litro; le pompe no logo mantengono una media di 1,857 euro/litro.
  • Gasolio servito: il costo medio è di 1,864 euro/litro, con oscillazioni tra 1,829 e 1,948 euro/litro; per i distributori no logo, il prezzo medio è di 1,764 euro/litro.
  • Gpl: prezzi medi compresi tra 0,742 e 0,765 euro/litro (no logo 0,733 euro/litro).
  • Metano auto: i prezzi medi oscillano tra 1,464 e 1,524 euro/kg (no logo 1,469 euro/kg).

L’allarme delle associazioni dei consumatori

Le associazioni dei consumatori, con in testa Assotutenti, hanno espresso preoccupazione per l’aumento costante dei prezzi dei carburanti. Il presidente Gabriele Melluso ha chiesto l’intervento del Garante per la sorveglianza dei prezzi al fine di avviare un’indagine approfondita sull’intera filiera. Secondo Melluso, è fondamentale verificare la presenza di eventuali irregolarità o pratiche speculative che potrebbero penalizzare gli automobilisti.

Inoltre, Melluso sottolinea la necessità di affrontare la questione delle elevate tassazioni sui carburanti in Italia. Attualmente, il 58,7% del costo di un litro di benzina e il 54,5% di quello del gasolio sono assorbiti da IVA e accise. Questo significa che, con i prezzi medi attuali, ogni litro di benzina venduto include circa 1,051 euro di tasse, mentre per il gasolio il peso fiscale è di circa 0,922 euro per litro.

Il peso della tassazione sui carburanti

La pressione fiscale sui carburanti in Italia è tra le più alte in Europa. Le accise, introdotte inizialmente per scopi emergenziali o specifici, come la ricostruzione post-terremoto, sono diventate un costo fisso per i consumatori. Questo ha un impatto significativo non solo sugli automobilisti, ma anche sui settori produttivi che dipendono dal trasporto, contribuendo all’aumento generale dei prezzi.

La richiesta di trasparenza e interventi strutturali

Le associazioni dei consumatori chiedono maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi dei carburanti e interventi strutturali per ridurre il peso delle tasse. È essenziale, secondo Melluso, implementare misure che possano garantire una maggiore equità per i consumatori e prevenire comportamenti speculativi lungo la filiera distributiva.

Nel frattempo, gli automobilisti sono costretti a fare i conti con un aumento dei costi che incide pesantemente sul bilancio familiare. Molti scelgono distributori no logo o strategie alternative per risparmiare, ma la situazione resta difficile, specialmente per chi percorre lunghe distanze.

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