USA: Trump e le nomine controverse, Kennedy Jr. al Dipartimento della Sanità
Donald Trump sfida le critiche e prosegue con scelte polarizzanti per la sua squadra di governo
Nonostante lo scetticismo generale riguardo alle competenze di alcuni dei suoi candidati, Donald Trump ha deciso di mantenere la linea dura nella formazione del nuovo governo americano. Tra le nomine che stanno già sollevando polemiche, spicca quella di Robert Kennedy Jr. come capo del Dipartimento della Sanità. Una scelta che ha scatenato un acceso dibattito, considerando il passato controverso del candidato e le sue posizioni antivacciniste.
Trump ritorna alla Casa Bianca
Dopo il successo elettorale del 5 novembre scorso, Trump si prepara a iniziare il suo secondo mandato alla Casa Bianca. A Washington, il clima politico è già teso, con il presidente eletto impegnato a definire la sua squadra di governo per il 2025. Tuttavia, alcune delle sue decisioni hanno già fatto discutere profondamente l’opinione pubblica e la classe politica americana.
Robert Kennedy Jr.: un antivax a capo della Sanità
La nomina più controversa finora è senza dubbio quella di Robert Kennedy Jr., membro della celebre dinastia democratica, al Dipartimento della Sanità. Kennedy Jr. è noto per le sue posizioni contrarie ai vaccini e per aver supportato teorie complottistiche, tra cui l’idea che i vaccini possano causare l’autismo. Una posizione che ha sollevato preoccupazioni sia tra gli esperti sanitari sia tra i cittadini, che temono un’inversione di marcia nelle politiche sanitarie del Paese.
La scelta di Trump appare in linea con la sua volontà di sfidare il “sistema”, ma molti si interrogano su come una figura così divisiva possa guidare un settore critico come quello sanitario in un momento di post-pandemia.
Matt Gaetz: giustizia e posizioni radicali
Un’altra nomina che non è passata inosservata è quella di Matt Gaetz come Ministro della Giustizia. Gaetz, avvocato e membro del Congresso noto per le sue posizioni ultraconservatrici, ha ricevuto il pieno appoggio di Trump, che lo ha definito un “legale talentuoso e tenace”. Il presidente eletto ha elogiato Gaetz come l’uomo giusto per “ripristinare la fiducia degli americani nel Dipartimento di Giustizia”.
Tuttavia, il profilo di Gaetz è oggetto di critiche, soprattutto per alcune dichiarazioni fortemente polarizzanti. Tra le sue affermazioni più controverse, spiccano quelle in cui proponeva l’abolizione di alcune agenzie federali, come l’FBI, accusate di essere contro il popolo americano. Inoltre, la sua posizione antiabortista ha alimentato ulteriormente il dibattito, dividendo ancor di più l’opinione pubblica.
Una strategia calcolata o un rischio?
Le nomine di Trump riflettono chiaramente la sua intenzione di spingere per un’agenda radicale, rompendo con le tradizionali dinamiche di governo. Ma queste scelte potrebbero anche rivelarsi rischiose, considerando il clima politico già fortemente polarizzato negli Stati Uniti.
Se da un lato i sostenitori di Trump vedono queste nomine come un segnale di forza e determinazione, dall’altro i critici temono che possano portare a una maggiore instabilità e a una perdita di credibilità internazionale per il Paese.
Un governo pericolosamente divisivo?
Con figure come Kennedy Jr. e Gaetz in ruoli di spicco, il governo di Trump si preannuncia come uno dei più controversi nella storia recente degli Stati Uniti. Resta da vedere come queste scelte influiranno sulla sua capacità di governare in modo efficace e di affrontare le numerose sfide che il Paese dovrà affrontare nei prossimi anni.