Due anni di governo Meloni: bilanci e promesse per il futuro
Il 22 ottobre 2022, Giorgia Meloni e il suo esecutivo hanno assunto il controllo del governo italiano, segnando un punto di svolta nella politica del paese. Da allora sono passati esattamente due anni, durante i quali molte cose sono cambiate, ma non la squadra con cui la premier ha scelto di lavorare.
Un bilancio di due anni
Oggi, 22 ottobre 2024, il governo guidato da Meloni celebra il suo secondo anniversario. L’esecutivo, firmato Fratelli d’Italia, è rimasto pressoché invariato rispetto ai suoi inizi, ad eccezione di alcuni cambiamenti. Due sottosegretari, Vittorio Sgarbi e Augusta Montaruli, e i ministri Sangiuliano e Fitto, sono stati i principali protagonisti di queste modifiche. Tuttavia, la premier ha voluto mantenere la maggior parte della squadra, segnalando una stabilità e una continuità che ritiene fondamentali per l’attuazione del programma elettorale.
Meloni ha celebrato questo traguardo con un messaggio condiviso sui social, dove ha espresso il suo impegno a proseguire il lavoro: “Finché avremo il sostegno dei cittadini, continueremo a lavorare con determinazione, a testa alta, per realizzare il nostro programma e aiutare l’Italia a crescere, diventare forte, credibile e rispettata. Lo dobbiamo agli italiani, a chi ci ha scelto e a chi, pur non avendo votato per noi, spera che facciamo bene il nostro compito. Al lavoro, senza sosta, senza paura”.
Queste parole riflettono la determinazione e la visione della premier, che fin dall’inizio ha puntato su un programma politico incentrato su sovranità, sicurezza e crescita economica.
Le principali misure del governo Meloni
Durante questi due anni, il governo Meloni ha attuato diverse misure significative. Uno dei temi centrali, già cavallo di battaglia della campagna elettorale del 2022, è stato quello dell’immigrazione. A questo riguardo, il governo ha intrapreso azioni mirate principalmente verso l’Africa, attraverso il cosiddetto “Piano Mattei”, e verso l’Albania. Quest’ultima, in particolare, è stata al centro di numerosi dibattiti nelle ultime settimane, con accordi che mirano a gestire i flussi migratori e a rafforzare la cooperazione bilaterale.
Un altro tema su cui il governo si è concentrato è stato quello della sicurezza, con provvedimenti che spaziano dal controllo delle proteste alla lotta contro l’occupazione abusiva delle abitazioni. Una delle misure più discusse di quest’anno è il disegno di legge sulla sicurezza, che ha suscitato accese discussioni in parlamento e tra i cittadini. Si attende ancora l’approvazione definitiva, ma il governo ha promesso di portare avanti con determinazione queste riforme, che prevedono anche una regolamentazione più rigida sulla cannabis light.
Una novità rilevante è stata l’approvazione della legge che rende la maternità surrogata un reato universale in Italia. Dal 16 ottobre di quest’anno, questa pratica è considerata illegale a livello internazionale per tutti i cittadini italiani, una mossa che riflette la linea fortemente conservatrice del governo Meloni su temi etici e morali. Questo provvedimento ha attirato l’attenzione sia a livello nazionale che internazionale, con reazioni contrastanti da parte dell’opinione pubblica e degli alleati europei.
Il sostegno popolare e le sfide future
Nonostante le critiche e le sfide che il governo Meloni ha affrontato, il sostegno popolare verso la premier rimane solido. Molti cittadini vedono in lei una figura forte e determinata, capace di guidare il paese in tempi complessi. Tuttavia, le sfide non mancano. La crescita economica rimane uno dei principali obiettivi del governo, ma anche uno dei nodi più difficili da sciogliere. L’Italia continua a confrontarsi con problemi strutturali, come l’alto tasso di disoccupazione giovanile e la stagnazione economica in alcune aree del paese.
La premier ha sottolineato più volte la necessità di riforme strutturali, promuovendo politiche volte a rafforzare il mercato del lavoro, sostenere le imprese e incentivare l’innovazione. Tuttavia, l’opposizione ha criticato l’esecutivo per la mancanza di risultati concreti in alcune aree, in particolare nel campo della giustizia sociale e del welfare.
Conclusione
A due anni dall’inizio del mandato, il governo Meloni può contare su alcuni successi, ma rimane ancora molto da fare. La stabilità politica e la capacità di mantenere uniti i propri alleati saranno fondamentali per affrontare le sfide future. Con il sostegno degli elettori, Meloni sembra determinata a proseguire il suo percorso, ma solo il tempo dirà se riuscirà a trasformare la sua visione in risultati concreti.