Il 16enne scomparso da Monticello Brianza ritrovato a Milano: una storia a lieto fine
È stato un addetto dell’ATM di Milano a riconoscerlo e a segnalare la sua presenza alle autorità. Dopo giorni di ricerche incessanti, il ragazzo di 16 anni, scomparso il 10 ottobre dal comune di Monticello Brianza, in provincia di Lecco, è stato finalmente ritrovato. La sua localizzazione è avvenuta a Milano e, come confermato dalla sindaca di Monticello, la madre si è immediatamente messa in viaggio per raggiungerlo la sera del 16 ottobre.
La scomparsa del giovane aveva tenuto l’intera comunità di Monticello con il fiato sospeso. Alessandra Hofmann, la sindaca del comune, è stata la prima a dare la lieta notizia del suo ritrovamento, condividendo un messaggio sulla pagina Facebook ufficiale del comune. “Siamo semplicemente felici, la mamma lo sta raggiungendo” ha dichiarato con emozione, ringraziando al contempo i sindaci dei comuni limitrofi e le forze dell’ordine per l’instancabile impegno che hanno dedicato alla ricerca del giovane negli ultimi giorni.
Le forze dell’ordine avevano concentrato le ricerche principalmente nella zona boschiva del Parco del Curone, nella Valletta Brianza, un’area frequentata abitualmente dal ragazzo. Tuttavia, le indagini si sono estese a Milano quando, grazie all’analisi delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza, il 16enne è stato avvistato presso la stazione ferroviaria di Cernusco Lombardone e successivamente alla stazione di Porta Garibaldi, a Milano. Si è scoperto che il giovane, dopo essersi allontanato volontariamente da casa, aveva preso un treno dalla stazione di Cernusco Lombardone il 10 ottobre, dirigendosi verso il capoluogo lombardo.
Dopo l’avvistamento a Porta Garibaldi, le tracce del ragazzo si erano nuovamente perse, alimentando le preoccupazioni della famiglia e di coloro che partecipavano alle ricerche. Ma la svolta decisiva è arrivata il 16 ottobre, quando un addetto alla sicurezza dell’Azienda Trasporti Milanesi (ATM) lo ha notato all’interno della stazione metropolitana Moscova, sulla linea 2. Riconoscendo il giovane dalle descrizioni diffuse dalle forze dell’ordine, il dipendente ha seguito i suoi spostamenti all’interno della stazione fino a quando il ragazzo è stato fermato e affidato agli agenti della Polmetro, la polizia della metropolitana.
Questa storia di scomparsa ha tenuto alta l’attenzione pubblica per diversi giorni, con il coinvolgimento di forze dell’ordine, volontari e comuni vicini che si sono uniti nella speranza di ritrovare il giovane sano e salvo. La preoccupazione della famiglia, in particolare della madre, era palpabile, ma l’esito positivo delle ricerche ha riportato sollievo e gioia a tutta la comunità.
Non sono ancora completamente chiari i motivi che hanno spinto il 16enne ad allontanarsi da casa, anche se si ipotizza che possa trattarsi di un gesto volontario legato a problematiche personali o familiari. Tuttavia, per il momento, ciò che conta è che il ragazzo sia stato ritrovato in buone condizioni di salute e che possa presto riunirsi alla sua famiglia.
La vicenda ha riportato alla luce l’importanza della collaborazione tra i cittadini e le autorità nel caso di scomparse di minori. La segnalazione tempestiva del dipendente ATM, così come il lavoro sinergico tra i vari corpi di polizia, sono stati fondamentali per risolvere rapidamente il caso. In questo frangente, la tecnologia ha giocato un ruolo cruciale: le immagini delle telecamere di sicurezza e la prontezza di chi ha saputo riconoscere il giovane sono stati decisivi per la sua localizzazione.
La sindaca Hofmann, nel suo messaggio, ha sottolineato anche il ruolo centrale che la comunità ha giocato, offrendo supporto e assistenza alla famiglia durante i giorni di angoscia. Ha ringraziato tutti coloro che, in modo diretto o indiretto, hanno contribuito al buon esito delle ricerche, ricordando quanto sia essenziale non abbassare mai la guardia quando si tratta della sicurezza dei minori.
Ora, il 16enne è nuovamente tra le braccia dei suoi cari, ponendo fine a un incubo che ha coinvolto non solo una famiglia, ma un’intera comunità.