Giorgia Meloni a Domenica In: tradizione, polemiche e scontro politico sulla Rai

Giorgia Meloni ospite a “Domenica In”: tra ricordi familiari, polemiche politiche e difese istituzionali

La partecipazione della premier Giorgia Meloni al programma televisivo “Domenica In”, condotto da Mara Venier su Rai1, ha acceso un acceso dibattito politico e mediatico. L’intervento della leader di Fratelli d’Italia, avvenuto in collegamento da Roma durante la prima puntata della nuova stagione, ha infatti diviso opinione pubblica e opposizioni, suscitando accuse di propaganda elettorale ma anche difese da parte della maggioranza e della stessa Rai.

Un collegamento tra tradizione e cultura italiana

L’occasione dell’ospitata era legata all’iniziativa “Il pranzo della domenica – Italiani a tavola”, promossa dai Ministeri dell’Agricoltura e della Cultura insieme ad Anci, con l’obiettivo di sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO.

Meloni è intervenuta in collegamento dal suggestivo Tempio di Venere, con il Colosseo sullo sfondo, raccontando i propri ricordi legati al pranzo domenicale in famiglia, soprattutto con i nonni. La premier ha sottolineato come la cucina italiana rappresenti non solo un patrimonio culturale ma anche un elemento identitario e di valore economico per il Paese.

La puntata, che ha visto collegamenti da diverse città italiane e la partecipazione di altri volti noti come Sabrina Ferilli e Paolo Bonolis, ha così mescolato momenti di intrattenimento con spunti di riflessione sul valore sociale e culturale del pranzo domenicale.

Critiche e accuse dalle opposizioni

La presenza di Meloni, tuttavia, ha subito alimentato polemiche. Sui social e nelle dichiarazioni dei partiti di opposizione, in molti hanno parlato di un intervento “fuori luogo”, accusando la Rai di aver trasformato una trasmissione generalista in uno strumento di propaganda politica, soprattutto in vista delle imminenti elezioni regionali.

Alcuni spettatori hanno notato che l’omaggio a Pippo Baudo, storico volto della tv e amico di Mara Venier scomparso lo scorso 16 agosto, era stato rimandato per lasciare spazio al collegamento istituzionale. Una scelta ritenuta inopportuna, che ha contribuito a intensificare le critiche.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha denunciato un uso improprio del servizio pubblico, sottolineando che la premier preferisce apparire in tv piuttosto che riferire in Parlamento su temi di politica estera di grande rilevanza, come il riconoscimento dello Stato di Palestina. Una linea condivisa anche da esponenti del Movimento 5 Stelle e di +Europa, che hanno parlato di “spot elettorali confezionati sulla Rai”.

Il nodo della politica estera

Le critiche si sono concentrate in particolare sulla posizione del governo rispetto al conflitto israelo-palestinese. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha accusato Meloni di sudditanza verso il premier israeliano Netanyahu, parlando di “complicità in una politica estera che legittima un’occupazione violenta”.

Elly Schlein ha rincarato la dose, evidenziando come altri Paesi occidentali – tra cui Canada, Regno Unito e Australia – abbiano recentemente annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina, mentre l’Italia, secondo lei, resta ferma a causa delle scelte del governo. Per la leader dem, la partecipazione televisiva della premier non è altro che una distrazione rispetto a questioni ben più urgenti sul piano internazionale.

La replica di Meloni e le difese della maggioranza

Di fronte alle polemiche, Giorgia Meloni ha difeso con decisione la propria presenza a “Domenica In”, rivendicando il diritto di promuovere un’iniziativa di valore culturale, economico e sociale come quella legata al pranzo domenicale. Per la premier, si tratta di un rito che unisce le famiglie italiane e che merita di essere celebrato e valorizzato anche a livello internazionale.

La maggioranza parlamentare ha parlato di critiche pretestuose, ricordando che in passato anche altri politici, di schieramenti diversi, sono stati ospiti dello stesso programma. Secondo i sostenitori della premier, dunque, si tratta solo di un attacco politico volto a sminuire un evento dal forte valore simbolico per il Paese.

La posizione della Rai

Anche la Rai, con una nota ufficiale, ha preso posizione difendendo la scelta editoriale. L’azienda ha definito la puntata “una pagina di autentico Servizio Pubblico”, spiegando che l’iniziativa coinvolgeva dieci città capofila e numerose amministrazioni locali di diverso orientamento politico. Inoltre, la presenza di testimonial, conduttori e personaggi pubblici avrebbe contribuito a trasformare l’evento in una vera e propria festa popolare, capace di unire cultura, tradizione e promozione internazionale del Made in Italy.

Secondo la Rai, quindi, non si è trattato di propaganda politica, bensì di un’iniziativa culturale che rientra pienamente nella missione di valorizzare il patrimonio italiano e le sue tradizioni.

Conclusioni

La partecipazione di Giorgia Meloni a “Domenica In” si è così trasformata da momento di celebrazione della cucina italiana a terreno di scontro politico. Da un lato, le opposizioni denunciano un utilizzo improprio della tv pubblica e accusano la premier di eludere il confronto parlamentare; dall’altro, Meloni e la sua maggioranza difendono l’iniziativa come occasione di promozione culturale e identitaria.

Al di là delle polemiche, resta evidente come ogni apparizione televisiva della premier finisca per assumere un forte significato politico, riflettendo le tensioni che attraversano oggi il panorama italiano.

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