Trump a Londra: alleanza con Starmer, intese miliardarie e il monito sul rischio guerra mondiale
Donald Trump ha scelto Londra come palcoscenico per riaffermare il ruolo degli Stati Uniti nello scenario internazionale e, al tempo stesso, rinsaldare i rapporti con l’Europa. Durante il suo incontro con il premier britannico Keir Starmer, il presidente americano ha affrontato temi cruciali: sicurezza globale, conflitto in Ucraina, rapporti con la Russia e la prospettiva di un nuovo equilibrio politico ed economico tra Washington e Londra.
La visita, caratterizzata da una cornice solenne, si è aperta con l’accoglienza ufficiale a Windsor da parte di Re Carlo III, per poi proseguire nella residenza di Chequers, dove Trump e Starmer hanno discusso in un vertice bilaterale atteso con grande interesse da osservatori e media di tutto il mondo.
Un pacchetto di accordi da 250 miliardi di sterline
Il momento più significativo della giornata è stato la firma di un pacchetto di intese dal valore complessivo di 250 miliardi di sterline, definito come il più grande nella storia delle relazioni tra Regno Unito e Stati Uniti. Gli accordi spaziano in settori altamente strategici: tecnologia avanzata, difesa, energia, intelligenza artificiale e cooperazione industriale.
L’obiettivo dichiarato è quello di rafforzare la “special relationship” tra i due Paesi, consolidando non solo i rapporti politici e militari, ma anche quelli economici e scientifici. Grande rilievo viene dato infatti alle collaborazioni tra università, centri di ricerca e imprese private.
Trump ha presentato l’intesa come un passo decisivo per garantire che Stati Uniti e Regno Unito rimangano leader indiscussi nel campo dell’innovazione. Starmer, da parte sua, ha parlato di investimenti capaci di avere un impatto “trasformativo” sulla vita quotidiana dei cittadini britannici, sottolineando che l’accordo porterà crescita, occupazione e nuove opportunità per le generazioni future.
“Il presidente Donald Trump è un mio amico, un nostro amico, e tra noi c’è un sincero rapporto di stima reciproca”, ha dichiarato il premier britannico, ribadendo la volontà di costruire un asse solido e duraturo con Washington.
Trump avverte: “Il mondo è vicino a una guerra globale”
Accanto alle questioni economiche, la conferenza stampa congiunta ha dedicato ampio spazio alla sicurezza internazionale. Trump ha lanciato un avvertimento netto: “Il mondo oggi è più vicino a una guerra mondiale di quanto non lo sia mai stato”.
L’ex presidente ha ricordato come, durante il suo primo mandato, sia riuscito a porre fine a sette conflitti armati, ma ha anche espresso apertamente la propria delusione nei confronti di Vladimir Putin. A suo dire, il leader del Cremlino non avrebbe rispettato gli impegni presi, alimentando un conflitto che sta provocando un numero altissimo di vittime in Ucraina.
Secondo Trump, l’escalation va assolutamente fermata per evitare una terza guerra mondiale. “Putin continua a uccidere persone, sta perdendo soldati russi che muoiono più degli ucraini. Pensavo che questa sarebbe stata la questione più facile da risolvere, ma non è stato così”.
Starmer ha espresso una posizione in parte diversa, sottolineando che l’unico linguaggio che Mosca sembra comprendere è quello della pressione internazionale. Per il premier britannico, infatti, è stato solo il pugno duro degli Stati Uniti a costringere Putin a fare un passo indietro in passato.
Divergenze sul Medio Oriente
Se sul fronte ucraino i due leader hanno mostrato sostanziale convergenza, più marcate sono apparse le differenze riguardo al Medio Oriente. Londra sostiene con forza la necessità di arrivare al riconoscimento di uno Stato palestinese come parte integrante del processo di pace.
Trump, al contrario, rimane fermo nella sua posizione contraria, insistendo invece sull’urgenza di ottenere la liberazione immediata degli ostaggi detenuti da Hamas, considerata la priorità assoluta per ristabilire la sicurezza nella regione.
Questa divergenza di vedute mette in luce le sfide che attendono i due Paesi nel cercare di mantenere una linea comune in uno scenario geopolitico sempre più complesso e frammentato.
Una nuova fase nei rapporti Usa-Regno Unito
La visita di Trump in Gran Bretagna non è stata solo un gesto simbolico, ma un vero banco di prova per il suo secondo mandato. Con l’accordo da 250 miliardi di sterline e con le dichiarazioni su Russia e Medio Oriente, il presidente americano ha inviato un messaggio chiaro: gli Stati Uniti intendono riaffermare la loro leadership globale, ma attraverso alleanze selezionate e pragmatiche.
Per Starmer, che ha appena assunto la guida del governo britannico, questo incontro rappresenta un’occasione storica per posizionare il Regno Unito come partner privilegiato degli Stati Uniti in Europa, cercando al tempo stesso di dare un nuovo slancio alla politica estera britannica dopo le incertezze post-Brexit.
Il futuro dell’intesa tra Trump e Starmer dipenderà dalla capacità dei due leader di mantenere un equilibrio tra interessi economici e strategici, affrontando con realismo le divergenze politiche, senza compromettere la solidità della relazione bilaterale.
Quel che è certo è che il vertice di Londra ha segnato l’inizio di una nuova fase. Con toni solenni e promesse ambiziose, Trump e Starmer hanno ridisegnato le basi di una partnership che potrebbe influenzare non solo l’Atlantico, ma l’intera architettura internazionale dei prossimi anni.