Addio a Robert Redford: una leggenda di Hollywood si spegne a 89 anni
Il mondo del cinema piange una delle sue icone più amate: Robert Redford. L’attore, regista e produttore statunitense, punto di riferimento indiscusso per generazioni di spettatori, è morto nella sua casa nello Utah all’età di 89 anni, nella mattina di martedì 16 settembre 2025. La notizia è stata diffusa dall’agenzia che lo rappresentava attraverso un comunicato ufficiale, nel quale si sottolinea che Redford si è spento serenamente, mentre dormiva.
Al momento non sono state rese note le cause del decesso, ma ciò non ha impedito a colleghi, amici e ammiratori di esprimere un’ondata di cordoglio senza precedenti. La scomparsa di Redford segna infatti la fine di un’epoca, perché pochi come lui hanno saputo incarnare il fascino e la complessità della settima arte.
Una carriera leggendaria
Robert Redford non è stato soltanto un attore di immenso talento, ma un artista completo, capace di spaziare dalla recitazione alla regia, senza mai perdere autenticità. Il suo volto, con quegli occhi chiari e magnetici, ha attraversato oltre sei decenni di cinema, diventando simbolo di eleganza, carisma e impegno sociale.
Due volte premio Oscar, Redford ha conquistato la sua prima statuetta nel 1981 come miglior regista con il film “Gente comune”, un’opera intensa e delicata che lo consacrò anche dietro la macchina da presa. Nel 2022 l’Academy gli ha riconosciuto l’Oscar alla carriera, un tributo doveroso a un artista che ha saputo lasciare un’impronta indelebile non solo a Hollywood, ma in tutto il mondo.
Ma i riconoscimenti non si fermano qui. Nel 2017, durante la Mostra del Cinema di Venezia, Redford ricevette il Leone d’Oro alla carriera, conferma del suo status di leggenda vivente. Un premio che arrivò in un momento in cui la sua carriera aveva già toccato vette altissime, ma che sottolineò ancora una volta l’impatto culturale e artistico di un uomo capace di rinnovarsi continuamente.
I film indimenticabili
Il suo repertorio è vastissimo e variegato. Redford ha saputo interpretare ruoli diversi con naturalezza, passando dal romanticismo struggente a trame politiche, dal western ai drammi psicologici. Tra i suoi titoli più celebri ricordiamo “La mia Africa”, al fianco di Meryl Streep, “Come eravamo” con Barbra Streisand, “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, pellicola che segnò anche la sua abilità registica, e ancora “A piedi nudi nel parco”, commedia romantica che contribuì a lanciare la sua carriera.
Indimenticabili anche film come “Proposta indecente”, che fece discutere milioni di spettatori in tutto il mondo, “Spy Game”, dove recitò al fianco di Brad Pitt, e naturalmente “Tutti gli uomini del presidente”, pietra miliare del cinema politico, che raccontava lo scandalo Watergate. Ogni sua interpretazione era una lezione di stile e profondità, capace di conquistare sia la critica che il grande pubblico.
L’impegno fuori dal set
Oltre al cinema, Robert Redford è stato anche un instancabile sostenitore delle cause ambientali e sociali. Fondatore del Sundance Institute e promotore del Sundance Film Festival, ha dato voce a registi emergenti e storie indipendenti, contribuendo in modo decisivo alla crescita di un cinema libero e innovativo.
La sua visione del mondo andava oltre il successo personale: per Redford il cinema era anche uno strumento di coscienza collettiva, un mezzo per raccontare verità scomode e dare spazio a nuove generazioni di artisti.
Un uomo amato dal pubblico
Robert Redford non è stato solo un gigante del grande schermo, ma anche una figura amata per la sua umanità. Schivo e riservato, ha sempre difeso con fermezza la sua privacy, preferendo vivere lontano dai riflettori quando non era sul set. Questa scelta non ha fatto che accrescere l’aura di rispetto e ammirazione nei suoi confronti.
Con la sua morte, il mondo perde non solo un attore straordinario, ma anche un simbolo di integrità, impegno e passione. Un artista che ha dimostrato che il cinema può essere al tempo stesso intrattenimento, arte e responsabilità sociale.
La famiglia e l’eredità
Redford lascia quattro figli e la moglie Sibylle Szaggars, artista con la quale condivideva da anni una profonda intesa personale e professionale. Oltre alla famiglia, lascia in eredità una filmografia senza tempo e un modello di vita dedicato alla coerenza, alla bellezza e alla difesa dei valori in cui credeva.
Il suo nome rimarrà per sempre legato a un’idea di cinema autentico, capace di unire spettacolo e riflessione. Generazioni future continueranno a scoprire i suoi film, a studiarne la regia e a lasciarsi incantare da quel sorriso che sapeva trasmettere verità e calore umano.
Robert Redford se ne va, ma la sua luce rimarrà accesa per sempre.