“Divieto di gel e smalto semipermanente dal 1° settembre: cosa cambia e come scegliere prodotti sicuri”

Addio a gel e semipermanente: dal 1° settembre entra in vigore il divieto

A partire dal 1° settembre, nel settore della cosmetica entrerà in vigore una novità destinata a cambiare le abitudini di moltissime donne: sarà vietato l’uso di gel e smalti semipermanenti. Una decisione che coinvolge sia le consumatrici, abituate ormai a manicure impeccabili e di lunga durata, sia tutte le professioniste del settore estetico, dalle onicotecniche ai centri specializzati. Ma perché questa scelta così drastica? E soprattutto, come potremo distinguere i prodotti sicuri da quelli vietati?

Una moda amata, ma non priva di rischi

Negli ultimi dieci anni, lo smalto semipermanente e le ricostruzioni in gel hanno conquistato un posto d’onore nelle abitudini estetiche femminili. La promessa di unghie brillanti e resistenti per tre settimane, senza continue applicazioni, è diventata quasi indispensabile per chi desidera un look sempre curato. Tuttavia, dietro questa praticità si nasconde un lato oscuro: i possibili rischi per la salute dovuti ad alcune sostanze chimiche contenute nei prodotti.

Se da un lato il gel e il semipermanente hanno semplificato la vita di tante donne, dall’altro hanno esposto clienti e professioniste a composti potenzialmente nocivi. La preoccupazione principale non riguarda solo l’estetica, ma la tutela della salute a lungo termine.

Le indagini europee e le sostanze incriminate

La decisione di introdurre il divieto arriva dopo un’analisi approfondita dell’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA). Gli esperti hanno rilevato la presenza, in diversi gel e smalti semipermanenti, di due sostanze considerate tossiche: il TPO (Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide) e la DMTA (Dimethyltolylamine).

Entrambe sono state classificate come sostanze pericolose per la salute riproduttiva. L’uso frequente e prolungato, tipico di chi applica o rimuove questi prodotti ogni giorno, aumenta il rischio di esposizione. Il divieto, quindi, non mira soltanto a proteggere le consumatrici, ma anche le onicotecniche e le estetiste, che maneggiano quotidianamente questi composti.

Un cambio di rotta necessario

La salute, in questo caso, ha prevalso sulla moda. È innegabile che il gel e il semipermanente abbiano rivoluzionato il settore beauty, ma i potenziali rischi a lungo termine hanno spinto l’Unione Europea a prendere una decisione netta. Dal 1° settembre, dunque, i prodotti contenenti TPO e DMTA non potranno più essere né venduti né utilizzati nei centri estetici.

Le conseguenze saranno immediate: molte professioniste dovranno aggiornare i loro metodi di lavoro e sostituire i prodotti abituali con alternative più sicure, mentre le clienti dovranno imparare a riconoscere gli smalti consentiti per evitare di esporsi a rischi.

Come riconoscere i prodotti sicuri

La domanda che si pongono in tante è semplice: come capire se uno smalto è sicuro? La chiave è nell’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti riportato sull’etichetta di ogni cosmetico. Leggere attentamente questa lista diventa fondamentale: se compaiono TPO o DMTA, il prodotto non è più conforme alle nuove regole.

Molti marchi hanno già iniziato ad adeguarsi, introducendo etichette chiare come “TPO-Free” o “DMTA-Free”. Altri invece utilizzano la formula “5-Free”, “7-Free” o “10-Free”, indicando l’assenza di più ingredienti ritenuti potenzialmente dannosi. Per le consumatrici, imparare a interpretare queste diciture sarà il passo decisivo per continuare a sfoggiare unghie curate senza compromettere la salute.

Le ripercussioni sul settore cosmetico

Il divieto rappresenta anche una grande sfida per le aziende produttrici. Molte case cosmetiche, consapevoli delle nuove regole, hanno già avviato processi di riformulazione per rendere i loro smalti conformi alle normative. Da questa transizione potrebbero nascere opportunità interessanti: lo sviluppo di prodotti innovativi, più sicuri e sostenibili anche dal punto di vista ambientale.

Per le estetiste e le onicotecniche, invece, diventa cruciale aggiornarsi e acquisire nuove competenze. Le scuole di estetica e i corsi di formazione avranno un ruolo fondamentale, fornendo strumenti e conoscenze alle professioniste di oggi e di domani.

Una rinuncia che diventa opportunità

Dire addio al gel e al semipermanente può sembrare, a prima vista, una rinuncia dolorosa per chi amava la comodità e la durata di queste soluzioni. In realtà, questa decisione è un passo avanti nella consapevolezza. Non si tratta solo di seguire una regola burocratica, ma di proteggere la salute di milioni di donne e lavoratrici del settore.

La manicure del futuro sarà diversa, ma non meno affascinante. La bellezza non è mai statica: trova sempre nuove forme per esprimersi, soprattutto quando riesce a coniugare estetica, salute e rispetto per il corpo. Forse sarà l’occasione per scoprire smalti più naturali, trattamenti innovativi e un nuovo modo di vivere la cura delle mani.

Related Posts