Il nuovo libro postumo di Papa Francesco, intitolato «Il mio san Francesco», rappresenta una delle eredità spirituali più significative lasciate dal Pontefice argentino. La pubblicazione, attesa per il 18 settembre 2025, sarà curata dalle Edizioni Messaggero Padova in collaborazione con la Casa Editrice Francescana di Assisi. Si tratta di un’opera nata dal dialogo intenso e personale tra Papa Francesco e il cardinale Marcello Semeraro, realizzato negli ultimi mesi del 2024, poco prima della sua scomparsa avvenuta il 21 aprile 2025.
Il volume raccoglie riflessioni, pensieri e confidenze che Jorge Mario Bergoglio ha voluto consegnare alla Chiesa e al mondo come ultimo segno della sua testimonianza di fede. Nelle pagine di quest’opera, il Pontefice affronta con grande schiettezza il tema della fine della vita, da lui considerata non come una perdita, ma come una grazia. Con parole semplici ma profonde afferma: «Quando si è anziani ci si rende conto che non manca molto alla fine, e allora diventa anche una grazia poter prepararsi alla morte, poter rileggere il proprio passato ringraziando il Signore per tutto ciò che ci ha donato». Una visione che non trasmette rassegnazione, bensì una serena consapevolezza del cammino percorso.
La figura di San Francesco d’Assisi, santo a cui Bergoglio ha scelto di legare il proprio pontificato fin dal nome assunto al momento della sua elezione, diventa il filo conduttore di queste riflessioni. Attraverso il Poverello d’Assisi, Papa Francesco racconta il senso della fraternità universale, della custodia del creato, della pace e della semplicità evangelica, temi che hanno contraddistinto costantemente il suo magistero.
Un testamento spirituale
«Il mio san Francesco» non è soltanto un libro, ma un vero e proprio testamento spirituale. Tra le sue pagine emergono le questioni che più hanno segnato l’insegnamento del Papa: la difesa dei poveri, l’attenzione agli ultimi, il dialogo interreligioso, la denuncia delle ingiustizie e la necessità di una Chiesa povera per i poveri. Francesco stesso definisce i poveri come «un altro Vangelo, un Vangelo in carne e ossa», capace di scuotere le coscienze e richiamare alla vera essenza del cristianesimo.
Il Pontefice non evita i temi più complessi e dolorosi. Denuncia senza mezzi termini la «sporcizia» presente nella Chiesa, riconoscendo le difficoltà che il popolo di Dio incontra nel vivere pienamente il Vangelo in un mondo segnato dalle disuguaglianze. Affronta inoltre la questione della solitudine, che definisce la forma più terribile di povertà: «Ti fa sentire la vita non più come una benedizione, ma come un inferno». Per questo invita i cristiani a superare i propri blocchi interiori e ad aprirsi realmente all’incontro con chi soffre.
Le reazioni e il valore del libro
La pubblicazione ha suscitato grande emozione e partecipazione. Il nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, insieme al cardinale Pietro Parolin, ha sottolineato l’importanza del volume, ringraziando il cardinale Semeraro per aver reso possibile la realizzazione del progetto. Parolin lo ha definito «una testimonianza viva, scritta negli ultimi mesi di vita di Papa Francesco», un documento che custodisce non solo riflessioni personali, ma anche un patrimonio di memoria e gratitudine verso la Chiesa e l’umanità.
Il libro permette così di ascoltare ancora una volta la voce di Papa Francesco, di riscoprire il senso profondo della sua scelta del nome e di comprendere meglio il carisma con cui ha cercato di incarnare gli insegnamenti di San Francesco d’Assisi.
La presentazione ufficiale ad Assisi
Il lancio ufficiale del volume avverrà in un contesto altamente simbolico: mercoledì 10 settembre 2025, alle ore 18, presso la Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi. Un luogo che richiama fortemente la spiritualità francescana e che rende omaggio al percorso di Bergoglio. La scelta di Assisi non è casuale: è proprio qui che il Papa ha più volte ribadito il valore della fraternità, della pace e della custodia del creato.
La presentazione si annuncia come un evento non solo editoriale, ma anche ecclesiale e spirituale. Sarà un’occasione per riflettere sull’eredità di Papa Francesco e sul messaggio che lascia al mondo contemporaneo, in un tempo segnato da conflitti, crisi ambientali e solitudini esistenziali.
Un’eredità destinata a durare
«Il mio san Francesco» si presenta dunque come un libro che va oltre la semplice lettura: è una guida spirituale, una testimonianza di fede e di amore per l’umanità, un invito a vivere con coraggio la speranza cristiana. Le sue pagine rimarranno come un segno indelebile non solo per i fedeli cattolici, ma per chiunque desideri comprendere la forza di un uomo che, fino all’ultimo respiro, ha saputo trasmettere fiducia, misericordia e vicinanza ai più fragili.
Con questo libro, Papa Francesco lascia una traccia destinata a incidere profondamente nella spiritualità del nostro tempo, rinnovando il messaggio francescano di semplicità, amore e pace.