Il mondo della moda dice addio a una delle sue figure più emblematiche: Giorgio Armani è morto all’età di 91 anni. Con lui scompare non solo uno stilista, ma un simbolo universale di eleganza, sobrietà e innovazione. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca, ma la sua eredità rimarrà scolpita nella memoria collettiva, sulle passerelle, nel cinema e nella vita quotidiana di chi ha scelto di indossare i suoi capi. Armani ha saputo trasformare la moda in un linguaggio accessibile, al tempo stesso raffinato e democratico, capace di parlare a generazioni diverse.
Una carriera straordinaria
Nato a Piacenza nel 1934 in una famiglia modesta, Giorgio Armani si trasferì con i genitori a Milano nel 1949. Dopo gli studi scientifici e un primo percorso in Medicina, fu la moda ad attrarlo in maniera definitiva. Iniziò come semplice vetrinista alla Rinascente, per poi collaborare con Nino Cerruti. Nel 1975, insieme al compagno di vita e di lavoro Sergio Galeotti, fondò la maison che porta il suo nome, segnando una rivoluzione nello stile italiano. Da allora, Armani non ha mai smesso di innovare.
Il suo tratto distintivo fu la capacità di destrutturare il completo maschile, rendendolo più morbido, fluido e moderno, e di proporre un guardaroba femminile elegante ma privo di rigidità. Questa estetica sobria e senza tempo conquistò rapidamente Hollywood: Richard Gere indossò le sue creazioni in American Gigolo, Julia Roberts sfoggiò un suo abito sul red carpet degli Oscar, e negli anni seguirono Leonardo DiCaprio, Cate Blanchett e moltissime altre star. Armani, con il suo stile, ha ridefinito l’idea stessa di glamour, portandola su un terreno più autentico e sofisticato.
Passione e impegno oltre la moda
Non fu soltanto un imprenditore di successo, ma anche un uomo profondamente legato alla cultura e allo sport. Nel corso degli anni divenne presidente e sostenitore della squadra di basket Olimpia Milano, ricevette onorificenze accademiche e contribuì a valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo. La sua attenzione andava ben oltre il lusso: Armani rappresentava uno stile di vita, una visione della bellezza quotidiana che coniugava semplicità, rigore ed eleganza. Amava la sua città, Milano, e spesso si impegnò in progetti sociali e culturali a favore della comunità.
L’addio a “Re Giorgio”
La notizia della sua morte è arrivata oggi, giovedì 4 settembre 2025. Malato da tempo, Armani aveva compiuto 91 anni lo scorso 11 luglio. La sua assenza alle ultime sfilate milanesi aveva già fatto nascere apprensione tra addetti ai lavori e ammiratori, abituati a vederlo sempre presente in prima fila agli eventi della maison. Negli ultimi mesi aveva preferito ritirarsi nella riservatezza, dedicandosi alle cure e affidando la direzione temporanea delle sfilate al fidato collaboratore Leo Dell’Orco.
La maison Armani ha diffuso una nota ufficiale che riflette perfettamente la sua figura: «Con infinito cordoglio, il gruppo Armani annuncia la scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore. Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori, si è spento serenamente, circondato dall’affetto dei suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi alle collezioni e ai numerosi progetti che aveva sempre in mente. Negli anni ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, guidata da curiosità, concretezza e attenzione per le persone. La sua eredità è un dialogo aperto con il pubblico, la comunità e il mondo intero. La Giorgio Armani continuerà nel segno dei suoi valori di indipendenza e autenticità».
I funerali e l’omaggio di Milano
Per volontà dello stilista, i funerali si svolgeranno in forma privata. Tuttavia, la città di Milano si prepara a rendergli omaggio: la camera ardente sarà allestita presso l’Armani/Teatro in via Bergognone 59, aperta al pubblico da sabato 6 a domenica 7 settembre, dalle 9 alle 18. Sarà il momento in cui amici, ammiratori, colleghi e cittadini potranno salutare un uomo che ha lasciato un segno indelebile non solo nella moda, ma nella cultura italiana e internazionale.
L’eredità di un visionario
Giorgio Armani ha incarnato l’essenza stessa dell’eleganza italiana, portandola in tutto il mondo con discrezione e genialità. Le sue linee di abbigliamento spaziano dall’alta moda all’abbigliamento sportivo, fino agli accessori, agli arredi e ai profumi, creando un universo coerente e riconoscibile. La sua forza è stata quella di restare fedele alla sua visione, senza mai cedere alle mode passeggere, trasformando il suo nome in un marchio di assoluta autorevolezza.
Oggi il mondo perde un maestro, ma guadagna un’eredità immensa: quella di uno stile destinato a sopravvivere al tempo, a continuare a ispirare giovani designer e a far sentire chiunque elegante, semplicemente indossando “un Armani”.