Djokovic batte Fritz agli US Open e vola in semifinale: ora la super sfida con Alcaraz

Il sogno di Novak Djokovic continua e prende sempre più forma. Il fuoriclasse serbo, leggenda vivente del tennis, ha compiuto un altro passo verso il suo 25° titolo Slam in carriera, superando nei quarti di finale degli US Open lo statunitense Taylor Fritz. Una vittoria sofferta, intensa e a tratti tesa, che ha messo in luce ancora una volta la capacità del campione di Belgrado di sapersi esaltare nei momenti cruciali, trasformando la pressione in energia positiva.

La sfida, disputata sull’Arthur Ashe Stadium davanti a migliaia di spettatori, è durata tre ore e venti minuti, con un punteggio finale di 6-3, 7-5, 3-6, 6-4. Quattro set che hanno offerto al pubblico un mix di talento, carattere e resilienza, con Djokovic pronto a stringere i denti quando la partita rischiava di complicarsi, e Fritz desideroso di sorprendere tutti con una delle vittorie più prestigiose della sua carriera.

Fin dalle prime battute, Djokovic ha imposto il suo ritmo, sfruttando al meglio la sua straordinaria solidità da fondo campo e la capacità di leggere ogni traiettoria dell’avversario. Fritz, sostenuto dal pubblico americano, ha provato a rispondere con il suo tennis potente e aggressivo, ma nei momenti decisivi ha mostrato qualche incertezza di troppo. Nel primo set il serbo è stato implacabile: un break nel sesto game gli è bastato per archiviare il parziale sul 6-3, dimostrando subito chi fosse il padrone del campo.

Il secondo set, molto più equilibrato, ha visto Fritz avere diverse chance per ribaltare l’inerzia. Il tennista di San Diego ha giocato con grande intensità, riuscendo a tenere Djokovic sotto pressione e a guadagnarsi palle break preziose. Ma proprio quando sembrava vicino al colpaccio, è stato tradito da qualche errore gratuito di troppo e dalla lucidità glaciale del serbo, che con un’accelerazione improvvisa ha chiuso sul 7-5, portandosi avanti due set a zero.

Il terzo parziale ha rappresentato la reazione d’orgoglio di Fritz. Spinto dal pubblico, ha trovato finalmente continuità al servizio e coraggio nei colpi vincenti, mentre Djokovic ha vissuto un momento di tensione, discutendo a lungo con alcuni spettatori sugli spalti che lo provocavano. Questo episodio ha acceso ulteriormente il clima e ha dato allo statunitense la spinta giusta per prendersi il set 6-3, riaccendendo la speranza di un clamoroso ribaltamento.

Nel quarto set, tuttavia, è emersa nuovamente la straordinaria esperienza del campione serbo. Djokovic ha ritrovato concentrazione e calma, limitando al minimo gli errori e colpendo con chirurgica precisione nei punti che contavano. Fritz, al contrario, ha perso l’occasione di sfruttare un paio di palle break che avrebbero potuto indirizzare diversamente la sfida. A quel punto la differenza l’ha fatta la freddezza del numero uno del mondo, che con un break decisivo ha sigillato il parziale sul 6-4, conquistando così la semifinale.

La vittoria non è stata soltanto una dimostrazione di forza tecnica, ma anche mentale. Djokovic ha confermato la sua capacità di reggere la pressione in uno Slam, specialmente in un torneo come gli US Open, che spesso diventa teatro di battaglie epiche. Nonostante i 37 anni, il serbo continua a sfidare il tempo e gli avversari più giovani con la stessa fame e lo stesso spirito combattivo che lo hanno reso una leggenda.

Il prossimo ostacolo sulla sua strada si chiama Carlos Alcaraz, il giovane fenomeno spagnolo che ha già conquistato New York nel 2022 e che rappresenta oggi il volto nuovo del tennis mondiale. La semifinale, in programma venerdì, promette scintille: un vero e proprio duello generazionale tra l’esperienza di Djokovic e la freschezza esplosiva di Alcaraz. Per molti, sarà una finale anticipata, capace di decidere non solo chi accederà all’ultimo atto, ma anche di dare una chiara indicazione su chi sia davvero il dominatore del tennis contemporaneo.

Djokovic, dal canto suo, sa di trovarsi davanti a una sfida durissima. Alcaraz ha già dimostrato di poterlo battere, ma il serbo non ha alcuna intenzione di fermarsi. Ogni Slam rappresenta per lui un pezzo di storia, un tassello in più nella costruzione di una carriera che già oggi può essere considerata la più straordinaria di sempre. Il 25° titolo Slam è ormai a un passo, e l’energia che Djokovic trasmette nei momenti chiave dimostra che il sogno è più vivo che mai.

Il pubblico di Flushing Meadows si prepara così a vivere un altro capitolo indimenticabile di questo torneo, con Djokovic pronto a inseguire ancora la leggenda e a scrivere nuove pagine di gloria nel libro infinito del tennis mondiale.

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